giovedì 28 aprile 2016

Anteprima: Il segreto di Lady Audley di Mary Elizabeth Braddon

Buon dì care lettrici e cari lettori,
esce oggi in libreria una bellissima ed elegantissima edizione de Il segreto di Lady Audley di Mary Elizabeth Braddon, ancora una volta grazie a Fazi Editore, che ci sta davvero deliziando con i classici inglesi.
Talento, suspense, intrigo e sensibilità femminile, gli ingredienti ci sono tutti per lasciarsi trasportare da una storia che si preannuncia più che avvincente.
Io non vedo l'ora di leggerlo, e voi? Per il momento ve lo mostro e presento:


Capolavoro di Mary Elizabeth Braddon, Il segreto di Lady Audley uscì a puntate tra il 1861 e il 1862 sulle pagine delle riviste letterarie del tempo, riscuotendo uno straordinario successo di pubblico che la consacrò come nuova stella del sensation novel e rivale di Wilkie Collins. Al talento nel tenere avvinto il lettore univa una sensibilità tutta femminile e una coscienza sociale attraverso cui sono filtrate le vicende dei suoi scritti.


Trama:
Sir Michael Audley, vedovo da anni, sposa la giovane e bellissima Lucy Graham, un’istitutrice dall’oscuro passato i cui capricci scatenano la gelosia di Alicia, la figlia di primo letto poco più che adolescente. Un giorno Robert Audley, lo sfaccendato nipote, avvocato a tempo perso, porta con sé in visita George Talboys, un caro amico appena tornato dall’Australia e prostrato da una recente vedovanza – o almeno così sembra –, che d’un tratto scompare misteriosamente. Facendo i conti con le menzogne, l’inganno, e anche un tentato omicidio nei suoi confronti, sarà proprio Robert, le cui doti di tenacia e intelligenza erano state finora celate da un carattere indolente, a intraprendere un’indagine dai risvolti inattesi che condurrà allo scioccante e imprevedibile colpo di scena finale. La struttura del racconto, fondata sul meccanismo dell’indagine a ritroso, rende Il segreto di Lady Audley uno di quegli ingranaggi a orologeria perfetti, in cui sparizioni, delitti, identità multiple e altri ingredienti tradizionali del genere sono dosati con una maestria che non concede tregua alla tensione narrativa.


«Elizabeth Braddon ha regalato qualcosa di meraviglioso al mondo letterario».
Henry James

«Braddon è maestra nella sensation fiction: sa quando rallentare e quando far deflagrare i meccanismi nascosti della trama, calibra l’assolo e il concertato, esterni e interni, maschile e femminile, originalità e consuetudini, con quel tanto di salottiero che salva da slittamenti moralistici e con quel tanto di umorale che evade dalla pesante correttezza di ragionamenti inconfutabili».
Sandra Petrignani


Puoi acquistarlo anche Qui

Ringrazio Fazi Editore per la copia.

Antonella Iuliano

martedì 26 aprile 2016

Elizabeth Gaskell e la casa vittoriana di Mara Barbuni

"Interno. Sera. Inizia a fare freddo e i domestici tirano le tende, a nascondere una a una le finestre (...) In casa di accendono i fuochi. Se ne sente dapprima la voce crepitante, poi si annusa il buon odore balsamico del legno e infine, gradualmente, il bagliore danzante si stabilizza in luce omogenea e dorata, che invade la stanza. Attorno al focolare si radunano, come spilli attratti verso una calamita, tutti gli abitanti della casa."


Buongiorno cari lettori,
Oggi vi parlo di un saggio molto interessante che ho avuto il piacere di leggere grazie alla Casa Editrice flower-ed, Elizabeth Gaskell e la casa vittoriana di Mara Barbuni, esperta di letteratura inglese, traduttrice e studiosa di scrittura femminile del primo Ottocento e di età vittoriana, in particolare grande conoscitrice di Elizabeth Gaskell. 
Il saggio è il quarto volume della bellissima collana Windy Moors.


Aprendo questo libricino ci ritroviamo nel variopinto giardino di una casa vittoriana, il posto da cui inizia il nostro percorso, e scopriamo che esso ha una propria simbologia. Quest’area della casa, vissuta dai suoi inquilini come la zona di confine tra la sicurezza della dimora e il vasto mondo esterno, è anche il simbolo della fertilità, specie quando diventa scenario della costruzione di una storia d’amore. La Barbuni riporta diversi esempi per farci comprendere l’importanza di tale funzione perché molti episodi importanti delle opere gaskelliane si svolgono proprio in giardino. Poi ci invita a rivolgere la nostra attenzione alla casa che ci ospiterà per i capitoli successivi. Ci fa notare con quanta cura sono descritte, nei romanzi pastorali di Elizabeth Gaskell, le case dei poveri e della classe operaia, e come anditi, ingressi, scale, spazi riservati alla domesticità, siano rappresentativi della condizione di cui narra.
La parte più bella, credo sia quando il lettore, una volta entrato all’interno della casa vittoriana, è invitato a mettersi comodo, scegliersi una poltrona dalla quale osservare l’ambiente circostante. Qui è facile rendersi conto che siamo nel territorio delle donne: decorare la casa era (ed è) un’attività prevalentemente femminile. Sono pagine davvero deliziose e anche istruttive per chi vuole conoscere meglio l’ambiente domestico vittoriano. I romanzi della Gaskell, come l’autrice ampiamente spiega, ci offrono innumerevoli rappresentazioni di salotti e stanze che ci aiutano a comprendere, attraverso la descrizione degli interni, non soltanto la condizione della famiglia, ma anche il carattere dei personaggi, le loro qualità, i loro difetti e la loro educazione. 
Immersi in quest’atmosfera, siamo pronti per addentrarci dietro le quinte e scoprire i profumi, le pietanze, il vestiario, i libri e l’intimità della casa così com’era vissuta dai suoi inquilini.
Molto interessanti sono le pagine che l’autrice dedica al cibo come espressione culturale e atto sociale. Si sofferma anche sulla funzione, importantissima, nella realtà come nei romanzi, di chi solitamente viveva nell’ombra: i domestici. 
Immagine di proprietà di flower-ed
All’importanza degli oggetti nell’epoca vittoriana, è dedicato un altro capitolo che ne spiega il valore culturale e sociale ma anche individuale. Nelle opere di Elizabeth Gaskell sono lettere e libri, in particolare, gli oggetti che ritroviamo più di frequente e la Barbuni, sempre tramite gli estratti dalle opere, ci permette di curiosare in qualche cassetto recondito per scoprirne il contenuto. 
Infine, prima di lasciare la dimora che ci ha ospitato, guardiamo per l’ultima volta il focolare davanti al quale ci siamo ristorati. Il caminetto è il vero fulcro della casa e delle storie gaskelliane, il luogo accentratore che favorisce la socializzazione e che, allo stesso tempo, accoglie l’uomo o la donna bisognosi di meditazione. 

Consiglio vivamente questo scritto, soprattutto alle lettrici e ai lettori che intendono approfondire la loro conoscenza dell’epoca vittoriana. Credo sia un’ottima risorsa perché è un lavoro che presenta benissimo e con competenza gli spazi e gli usi di quel tempo.
Chi ha già letto le opere di Elizabeth Gaskell vi troverà un gradito approfondimento e scoprirà forse nuovi dettagli; chi, come me, ha ancora qualcosa che manca all’appello, sarà assalito da una gran voglia di leggere un romanzo di questa eccellente autrice. 

Ringrazio l’Editore per avermi permesso di entrare in una casa vittoriana dalla quale sono uscita più ricca e ringrazio Mara Barbuni che ha condiviso la sua preziosa conoscenza e il suo amore per la narrativa gaskelliana con tutti noi lettori.

Antonella Iuliano

Per l'acquisto dell'ebook Qui
Per l'acquisto del cartaceo Qui

sabato 23 aprile 2016

Giornata Mondiale del Libro 2016

Oggi, 23 aprile 2016, è la Giornata Mondiale del Libro e del diritto d'autore

Oggi è il giorno giusto per regale e regalarsi un romanzo che non lascia indifferenti e coinvolge il lettore fino all'ultima pagina.


Cartaceo: Qui
Ebook: Qui

giovedì 21 aprile 2016

Blog Expres: Bicentenario della nascita di Charlotte Brontë - Intervista esclusiva ad Antonella Iuliano

Blog Expres: Bicentenario della nascita di Charlotte Brontë - Intervista esclusiva ad Antonella Iuliano:

Cari lettori, oggi 21 aprile 2016 è una data importante, perchè ricorre il Bicentenario della nascita di Charlotte Brontë e per festeggiarlo insieme con voi ho preparato questo post speciale che spero sarà di vostro gradimento!


Quindi accomodiamoci pure nel salottino "virtuale" di Virginia Woolf e diamo il benvenuto ad Antonella Iuliano, autrice e blogger che seguo volentieri e con la quale condivido la passione per le sorelle Brontë. 
In particolare i suoi libri "Come petali sulla neve" (la mia recensione QUI) e "Charlotte. La storia della piccola Brontë " sono ispirati alla figura e alle opere di Charlotte Brontë, dunque la ringrazio di cuore per avere rilasciato un'intervista esclusiva per i lettori di Blog Expres proprio in occasione del Bicentenario della scrittrice inglese!

Leggi l'intervista esclusiva QUI

Due secoli di Charlotte Brontë

Il 21 aprile 1816 nasceva a Thornton (UK) 
Charlotte Brontë, 
autrice di Jane Eyre, Shirley, Villette e Il professore. 

Grazie Charlotte!

mercoledì 20 aprile 2016

Il professore di Charlotte Brontë

"Frances Henri sembrava stare in piedi al mio fianco, la sua vita sottile invitare il mio braccio, la sua mano cercare la mia: sentivo che era fatta per rannicchiarvisi dentro. Non potevo rinunziare al mio diritto ad averla, né potevo mai più distogliere gli occhi dai suoi: occhi dove vedevo tanta felicità, tanta corrispondenza tra cuore e cuore, sulla cui espressione avevo tanta influenza, nei quali potevo accendere beatitudine, infondere reverenza, suscitare profondo piacere,risvegliare un umore brillante e, a volte, destare piacevole timore."

Il professore è il primo romanzo scritto da Charlotte Brontë. All'epoca non ebbe fortuna perché giudicato troppo realistico. Fu concepito nello stesso lasso di tempo di Cime tempestose di sua sorella Emily Brontë e di Agnes Grey di Anne Brontë e spedito insieme a questi allo stesso editore nel 1846. Mentre i romanzi delle sorelle di Charlotte giungono alla pubblicazione in un volume unico nel 1847, per Il professore ci vorranno ben dieci anni, alcune riscritture, la pubblicazione delle opere più note dell’autrice - compreso il celebre Jane Eyre - e la morte della stessa, prima che, nel 1857, questo romanzo venga dato alle stampe. 
In Italia è nuovamente disponibile grazie a Fazi Editore.

Il romanzo narra, in prima persona, la vicenda di William Crimsworth, un giovane uomo colto e sensibile, orfano di entrambi i genitori, che dopo aver terminato gli studi rifiuta l’aiuto dei parenti materni e si reca dal fratello maggiore, un imprenditore che conosce poco, per diventare un commerciante in una zona industriale dello Yorkshire. 
La natura dispotica, prepotente e irascibile del fratello porta William, dopo pochi mesi di permanenza, a decidere di lasciare l’Inghilterra per raggiungere il continente, per approdare in Belgio. L’idea che aveva più volte accarezzato di partire diviene realtà grazie alla raccomandazione del suo unico amico, Hudsen. William, giunto in terra belga, è assunto come professore presso un istituto maschile per insegnare la lingua inglese e in seguito si ritrova a insegnare anche nel vicino istituto femminile, diretto dalla seducente e manipolatrice Zoraide Reuter. 
Qui la sua esistenza prende una nuova piega quando conosce Frances, una ragazza senza mezzi, che segue da esterna le sue lezioni d’inglese e che a un certo punto diventa insegnante di merletto. La giovane colpisce nel profondo William per la sua umiltà, per la tenacia con cui affronta le avversità e per la propria dignità. Il protagonista si avvicina alla giovane con una certa severità per indurre Frances a far emergere le proprie qualità, fino a quando tra i due nasce un sentimento vero e sincero basato sulla complicità. 

Si tratta di un romanzo dalla trama molto semplice e rappresenta un vero gioco di riflessi, dove l’autrice impersona sia il protagonista maschile che quello femminile. Charlotte è William nel narrare la sua stessa esperienza da insegnante d’inglese in Belgio ed è, allo stesso tempo, Frances: una figura femminile forse un po’ scialba, ma di gran carattere sulla quale verranno in seguito ricalcate tutte le sue eroine più celebri.
Il professore può essere considerato un romanzo precursore della narrativa brontëana e personalmente ritengo sia l'autentica radice da cui in seguito nascerà il capolavoro Villette

Antonella Iuliano

Per l'acquisto Qui

lunedì 18 aprile 2016

Presentazione: Una famiglia decaduta di Nikolaj Leskov

Buon pomeriggio cari lettori,
oggi vi presento la mia nuova lettura. Dopo diverse opere di ambientazione inglese, finalmente torno a leggere qualcosa di russo. Per me si tratta di un ottimo stacco, anche se presto tornerò a leggere di brughiere brontëane perché mi attende la biografia della Gordon su Charlotte Brontë, edita soltanto pochi giorni da fa da Fazi Editore.
Il romanzo che mi accompagnerà nelle prossime settimane è Una famiglia decaduta di Nikolaj Leskov, scrittore e giornalista dell'Ottocento russo.
Per farvi un'idea, in attesa del mio umile parere, potete leggere questo bellissimo estratto dal blog Stoner di Fazi Editore.


Trama:
Uno dei vertici dell’opera narrativa di Leskov, Una famiglia decaduta racconta la storia dell’affascinante principessa Varvara Nikanorovna, costantemente in lotta contro ogni forma di ingiustizia. È la nipote Vera a ricostruire l’ascesa della nonna, che dalla piccola nobiltà di provincia entra a far parte di una delle famiglie aristocratiche più in vista di San Pietroburgo. La cronaca inizia nell’anno 1812, quando il marito della principessa resta ucciso nella guerra contro Napoleone, e termina nel 1825, con la rivolta dei decabristi. Vedova a meno di trent’anni, ma ancora giovane e bella, Varvara non è interessata a risposarsi: lei ha amato, e amerà sempre, un unico uomo nella sua vita. Si dedica invece, con grande impegno, ai suoi figli, ai quali vorrebbe impartire un’educazione genuinamente cristiana, e al benessere dei suoi contadini. La principessa agisce con una bontà fuori dal comune, che però le procura un danno dopo l’altro, specie quando dalla campagna si trasferisce a San Pietroburgo – la cui corruzione è descritta con un realismo “comico” impressionante – e si trova a frequentare i salotti dei nobili. Una fitta cronaca di eventi e personaggi che si muovono in un’atmosfera sospesa tra tragedia e commedia, dove dramma e felicità appaiono come i due volti di uno stesso sogno: la vita.


Parte di una grande trilogia che comprende anche Gli ecclesiastici e Tempi antichi nel villaggio di Plodomasovo, Una famiglia decaduta è uno dei capolavori della letteratura russa dell’Ottocento. Lo stesso Leskov lo riteneva il suo romanzo più maturo e senz’altro il più vicino al suo cuore.


«Allora chiese che fosse consegnato a Cervev un importante quesito che aveva scritto affinché lui le rispondesse, sempre per lettera, promettendo in cambio cento monete d’oro per ciascuna parola. I fraticelli gli consegnarono il messaggio; ed egli, che non aveva più scritto una riga dal giorno del suo esilio, prese una matita e, senza leggere la domanda, vergò la risposta: “Agisci come credi, te ne pentirai comunque”».


Ringrazio Fazi per la copia.

Antonella Iuliano

Per l'acquisto Qui

giovedì 14 aprile 2016

Anteprima: Charlotte Brontë. Una vita appassionata di Lyndall Gordon

Buongiorno cari lettori,
se oggi avete deciso di fare un giro in libreria, avete scelto il giorno giusto perché ad attendervi sugli scaffali troverete Charlotte Brontë. Una vita appassionata di Lyndall Gordon, edito Fazi Editore.
Come ben sapete, ci avviciniamo al grande giorno del bicentenario della nascita di Charlotte Brontë (il prossimo 21 aprile) e questa biografia, inedita prima d'ora in Italia, è una delle due pubblicazioni, insieme a Il professore di Charlotte Brontë, che Fazi ha deciso di regalarci per celebrare la speciale ricorrenza. Si tratta di un volume davvero molto bello e sicuramente uno dei migliori lavori di ricostruzione della vita della madre di Jane Eyre. 
Ve lo mostro in anteprima.


In un’epoca in cui la ricerca della visibilità e della fama personale sembra dettare lo spirito dei tempi, leggere la biografia di Charlotte Brontë è quanto mai illuminante. L’autrice del capolavoro Villette, di Shirley e Il professore, nonché di Jane Eyre, immediato successo all’epoca della sua pubblicazione e ormai classico intramontabile, scelse l’anonimato dello pseudonimo Currer Bell, con cui firmò tutti i romanzi, si calò nell’insignificante esistenza dell’istitutrice e interpretò il ruolo della figlia obbediente prima e della moglie devota poi. Eppure, nell’«ombra», ci racconta Lyndall Gordon, Charlotte seppe trovare le parole per dare voce alla propria esperienza e fece affiorare in superficie un mondo interiore rimasto celato. L’impatto con la società vittoriana fu «esplosivo»: una donna che esprimeva con candore i propri pensieri e sentimenti, che impiegava l’ironia nei confronti della società e dei costumi, era veramente una donna? Non andava forse considerata poco femminile? Ai contemporanei apparve “volgare”. Ma quella voce che si sollevò dall’oscurità ancora ci conquista con le sue intime rivelazioni, e il «fuoco» che bruciava in Charlotte tuttora infiamma le pagine dei suoi libri. Le vicende umane della ragazza apparentemente schiva e docile nata in una canonica immersa nelle brughiere dello Yorkshire si intrecciano in profondità ai suoi romanzi, che hanno sempre un nucleo autobiografico, illustra Gordon. 


Ancora oggi Charlotte parla a chi cerca di «elevarsi» superando gli ostacoli sul proprio cammino, a chi desidera un amore che vada oltre le convenzioni, come fu il suo per l’insegnante belga che l’aiutò a scoprire la propria vocazione di scrittrice e per l’editore londinese che rivelò il suo talento al mondo. Chi prende parola dall’ombra, ci insegna la vita di Charlotte, non parla tanto per sé, ma assume una voce universale, che guarda a un tempo a venire.


«Una magnifica biografia, focalizzata sui vuoti e i silenzi nella turbolenta vita emotiva di Charlotte Brontë. Questo è il miglior libro di Lyndall Gordon e la migliore opera sulla Brontë a oggi».
The Observer

«Un libro pieno di suggestioni brillanti, che catturano la nostra attenzione dalla prima all’ultima pagina».
Independent on Sunday

«Lyndall Gordon approccia l’argomento con l’immaginazione del vero critico».
The Times


In questa biografia Lyndall Gordon introduce una prospettiva nuova, sostenendo che, dietro la facciata di donna vittoriana ligia al dovere, la Brontë (1816 - 1855) nascondesse una natura passionale. Attingendo alla sua corrispondenza personale e analizzando le opere di natura autobiografica (Shirley, Villette) Gordon delinea il ritratto di una scrittrice talentuosa con un umorismo pungente, in collera con i limiti imposti alle donne dalla società, e al tempo stesso il ritratto di una donna che, dopo due passioni non corrisposte, intraprende un breve ma felice matrimonio. Scritti precedenti che la descrivono come una figura tragica e solitaria, afferma Gordon, erano distorti dalla morale vigente all’epoca e dal lutto di Charlotte per le due sorelle e il fratello.

Io non vedo l'ora di leggere questa biografia. Sono certa che in essa scopriremo e apprezzeremo nuovi dettagli della vita di Charlotte.

Ringrazio Fazi Editore per la copia.

Antonella Iuliano

Per l'acquisto Qui

mercoledì 13 aprile 2016

Anteprima: Il professore di Charlotte Bront‪ë‬

Cari lettori, 
in occasione del bicentenario della nascita di Charlotte Brontë‬, il prossimo 21 aprile, Fazi Editore riporta in libreria, domani, 14 aprile 2016, Il professore, il primo romanzo della famosa scrittrice inglese che fu pubblicato per la prima volta nel 1857, due anni dopo la sua prematura scomparsa. 
Oggi ho il piacere di mostrarvi in anteprima il romanzo in questione di cui molto presto vi parlerò più dettagliatamente. 


Trama:
Il professore è il primo romanzo scritto da Charlotte Brontë. Inizialmente rifiutato dagli editori perché giudicato troppo realistico, fu pubblicato solo nel 1857, due anni dopo la morte dell’autrice. Il protagonista è William Crimsworth, primo e unico narratore maschile da lei utilizzato, il quale racconta in prima persona la sua storia: uomo sensibile e colto, fugge da un lavoro pesante e competitivo nella zona industriale dello Yorkshire e si trasferisce in Belgio per insegnare presso un istituto femminile. Qui conosce Frances Henri, studentessa indigente e particolarmente dotata della quale poco alla volta si innamora, corrisposto. Ma la coppia non avrà vita facile: saranno infatti molte le avversità che i due dovranno affrontare – a cominciare dall’aperta ostilità dell’astuta direttrice della scuola – prima di riuscire a coronare il loro amore.


Come Villette, Il professore prende spunto dall’esperienza personale della Brontë, che nel 1842, quando studiava il francese a Bruxelles, si innamorò del suo insegnante, Monsieur Héger (una relazione che non ebbe però un lieto fine). 
Lettura trascinante, il romanzo formula un’estetica nuova, mettendo in discussione molti dei presupposti su cui era basata la società vittoriana e rivelandosi come precursore dei lavori più maturi dell’autrice: l’approfondimento psicologico dei personaggi e la vivacità descrittiva degli ambienti in cui si muovono sono chiaramente riconducibili al genio di Charlotte Brontë.


«La parte centrale e quella finale de Il professore sono il punto più alto della mia scrittura. A mio parere in esse vi sono più essenza, più sostanza e più realtà che in buona parte di Jane Eyre». 
 Charlotte Brontë

«Ad ogni rigo si sente un vergine rigore che è già più di una promessa».
Tomasi di Lampedusa


Dopo Villette (2013) e Shirley (2015), in libreria vi attende un nuovo, prezioso tassello per la vostra collezione brontë‬ana . 
Ringrazio Fazi per la copia omaggio.

Antonella Iuliano

Per l'acquisto Qui

mercoledì 6 aprile 2016

Bellamente libera: COME PETALI SULLA NEVE

Bellamente libera: COME PETALI SULLA NEVE: Cari lettori, oggi vi parlo di Come petali sulla neve , un romanzo davvero toccante di Antonella Iuliano , pubblicato dalla Genesis Publishing. Io ne sono rimasta estremamente affascinata e colpita, motivo per cui mi sento vivamente di consigliarvelo.


"L’autrice ha saputo tessere perfettamente la fitta rete di intrighi che avvolge i due protagonisti, costruendo un puzzle che, pian piano e nel modo più inaspettato, prende forma. 
Ogni capitolo aggiunge un tassello mancante, sorprendendo il lettore. Non c’è nulla di prevedibile in questo romanzo, nulla di scontato o banale. 
Le emozioni dei personaggi sono così ben descritte che si riesce senza sforzi ad immaginarsi ogni scena. È senza dubbio un romanzo che rapisce dall’inizio alla fine, a partire dalla bellissima ed evocativa cover, per proseguire nello snodarsi delle vicende di Philip e Leonardo. 
Una storia, questa, che merita davvero attenzione."
Leggi la recensione Qui