Cari lettori,
in occasione del bicentenario della nascita di Charlotte Brontë, il prossimo 21 aprile, Fazi Editore riporta in libreria, domani, 14 aprile 2016, Il professore, il primo romanzo della famosa scrittrice inglese che fu pubblicato per la prima volta nel 1857, due anni dopo la sua prematura scomparsa.
Oggi ho il piacere di mostrarvi in anteprima il romanzo in questione di cui molto presto vi parlerò più dettagliatamente.
Trama:
Il professore è il primo romanzo scritto da Charlotte Brontë. Inizialmente rifiutato dagli editori perché giudicato troppo realistico, fu pubblicato solo nel 1857, due anni dopo la morte dell’autrice. Il protagonista è William Crimsworth, primo e unico narratore maschile da lei utilizzato, il quale racconta in prima persona la sua storia: uomo sensibile e colto, fugge da un lavoro pesante e competitivo nella zona industriale dello Yorkshire e si trasferisce in Belgio per insegnare presso un istituto femminile. Qui conosce Frances Henri, studentessa indigente e particolarmente dotata della quale poco alla volta si innamora, corrisposto. Ma la coppia non avrà vita facile: saranno infatti molte le avversità che i due dovranno affrontare – a cominciare dall’aperta ostilità dell’astuta direttrice della scuola – prima di riuscire a coronare il loro amore.
Come Villette, Il professore prende spunto dall’esperienza personale della Brontë, che nel 1842, quando studiava il francese a Bruxelles, si innamorò del suo insegnante, Monsieur Héger (una relazione che non ebbe però un lieto fine).
Lettura trascinante, il romanzo formula un’estetica nuova, mettendo in discussione molti dei presupposti su cui era basata la società vittoriana e rivelandosi come precursore dei lavori più maturi dell’autrice: l’approfondimento psicologico dei personaggi e la vivacità descrittiva degli ambienti in cui si muovono sono chiaramente riconducibili al genio di Charlotte Brontë.
«La parte centrale e quella finale de Il professore sono il punto più alto della mia scrittura. A mio parere in esse vi sono più essenza, più sostanza e più realtà che in buona parte di Jane Eyre».
Charlotte Brontë
«Ad ogni rigo si sente un vergine rigore che è già più di una promessa».
Tomasi di Lampedusa
Dopo Villette (2013) e Shirley (2015), in libreria vi attende un nuovo, prezioso tassello per la vostra collezione brontëana .
Ringrazio Fazi per la copia omaggio.
Antonella Iuliano
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