Non amo particolarmente fare resoconti di un anno che se ne va e ancor meno rinnovare speranze che la maggior parte delle volte si disfano in delusioni, amarezze, rassegnazione. La vita è dura, quasi mai va come uno si augura, e se hai l'animo sensibile e volto alla scrittura, vivi ogni evento, positivo o negativo che sia, come potenziato. Dell'anno che oggi si conclude desidero ricordare alcuni momenti che riguardano la mia vita parallela da autrice, quella a cui con dedizione ogni giorno, anche in quelli no, lavoro, penso, sogno.
La prima fotografia di quest'anno ormai vecchio riguarda Come petali sulla neve, il mio primo romanzo. L'ho rivoluto fortemente dopo una prima edizione di cui, con il senno di poi e l'esperienza acquisita, potrei dire molto in termini editoriali, ma di cui preferisco ricordare solo quel magnifico momento del 2012 in cui mi vidi recapitare a casa un quantitativo di copie col mio nome stampato sopra... il senso di una vita, la mia. Pochi sanno quanta passione, determinazione e dedizione ci sono dietro, e quando non vuoi essere una delle tante autrici emergenti odierne, ma essere differente perché rincorri la poesia e non classifiche o like sui social, devi stringere i denti un pò di più. Li stringo, anche adesso, anche se per me è un dolce sacrificio vivere attaccata alla scrivania e picchiettare con le dita su una tastiera, ma tutto questo a fronte di una realtà, quella vicina, vera, in cui ho ben pochi sostenitori, anzi quasi nessuno. Oggi il mio romanzo è tornato, non in libreria, ma c'è nella sua forma più bella e io ne sono orgogliosa. Potrebbe/dovrebbe essere tradotto nei prossimi anni... incrocio le dita. Meritava questa lunga e struggente poesia una seconda e più promettente opportunità e nessuno meglio di me poteva saperlo.
La seconda fotografia dell'anno riguarda un cognome che ormai (e lo dico umilmente) sembra diventato il mio secondo cognome a fronte di contatti vari che si sono verificati: Bronte. Nel 2015 ho partecipato al mio primo concorso letterario, appunto riguardante le tre sorelle scrittrici, e sebbene non ci sperassi ho guadagnato il mio primo podio, mi sono classificata terza con un racconto. Appendere quel primo attestato è stata una soddisfazione che spero di rivivere prima o poi. Inoltre ho avuto, sto avendo, l'onore di collaborare per la seconda edizione del mio secondo romanzo, con la più illustre studiosa italiana delle sorelle Bronte. E' una crescita che desideravo e mi sento ricca ogni volta che ci penso.
Una delle ultime gratificazioni è stata la collaborazione con una delle case editrici più grandi e stimate in Italia, cosa che ha fatto lievitare il blog... mi auguro continui...
La fotografia che posso promettere per il 2016 è il ritorno di Charlotte, la mia seconda storia.
Auguro un felice anno nuovo a tutti voi lettori.
Antonella Iuliano