Cari lettori,
oggi vi presento un classico inglese da poco tornato in libreria, Nel bosco (The woodlanders) di Thomas Hardy, edito da Fazi Editore.
Ho avuto il piacere e l'onore di ricevere la mia copia omaggio proprio ieri e per questo ringrazio l'Editore: piacere perché ovviamente desideravo aggiungerlo alla mia libreria e approfondire la conoscenza di questo scrittore - poeta; onore perché rinnovo, dopo Shirley, la collaborazione con Fazi Editore.
Ho immortalato il nuovo arrivato per presentarvelo in tutta la sua bellezza, e dopo averlo ammirato potete leggere un piccolo ma suggestivo estratto dal romanzo. Penso sia un regalo davvero prezioso ed elegante da fare o da farsi a Natale, non trovate?
Antonella Iuliano
Nessuna casetta nel bosco,
se i cuori son male assortiti,
ha il tetto di legno sì tosto
da reggere ai venti impazziti!
Trama:
Nel bosco (The Woodlanders, 1887) è forse il più struggente tra i romanzi di Hardy per intensità espressiva e sentimentale. Racconta della storia d’amore fra un ragazzo di paese, Giles Winterborne, e la giovane Grace Melbury, figlia di un commerciante di legname, la quale però, tornata al villaggio provvista di un’istruzione, preferisce sposare un medico. Hardy contrappone con maestria due modelli di vita: l’esistenza semplice e dignitosa dei boscaioli e dei contadini e quella raffinata e artificiosa dei personaggi di alto lignaggio. Il contrasto è inevitabile e profondo, e la giovane Grace, la protagonista, è il punto di luce e di improvviso ardore tra gli uni e gli altri, tra la felicità e la disperazione.
L’opera non si risolve comunque in una parabola morale intorno ai limiti delle nostre scelte. Possiede il fascino della maggiore letteratura dell’Ottocento: la grazia di uno stile acuto e piacevole, la forza di un’eccezionale tensione narrativa. Le passioni, gli amori dei protagonisti avvengono nel respiro segreto degli alberi e degli animali del bosco, osservatori muti di una felicità che sfugge agli uomini e alle donne del romanzo. La natura in Hardy, più che essere protagonista, appare legata alla vita dell’uomo, una sola cosa con lui, non in senso estetico ma vitale, e con essa la vita riacquista la propria autenticità.
Estratto:
Incipit
Il viaggiatore che in virtù di qualche antico legame dovesse percorrere la vecchia strada carrabile che traccia una linea quasi meridiana da Bristol fino alla costa meridionale dell'Inghilterra, a metà del cammino si troverebbe in prossimità di certe vaste distese di boschi, cosparse di campi di meli. In quel punto gli alberi, da legna o da frutto che siano, gocciolano e fanno ombra, frastagliando le siepi che costeggiano la via; i rami più bassi si protendono indisturbati e ingombrano la strada, quasi coricandosi sull'aria impalpabile. In un punto, all'estremità della valle di Blackmoor, da dove si può scorgere due o tre miglia più giù la cima imponente della collina di High-Stoy, in autunno il tappeto di foglie si fa così fitto da seppellire tutto il sentiero. Il posto è solitario, e quando comincia a far buio ritornano alla mente del vagabondo gli allegri convogli che un tempo sfilavano a frotte lungo quella strada, i piedi coperti di piaghe che l'hanno percorsa, e le lacrime che l'hanno bagnata. (Thomas Hardy, Nel bosco)
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