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Buone letture estive!
Ho ricevuto quest'opera circa due anni fa grazie alla gentilezza di Milena Esposito della Casa Editrice L'Argolibro, quando in occasione del bicentenario della nascita di Charlotte Brontë, ebbi il piacere di ricevere Storie di Geni e di Fate, pubblicazione riguardante gli scritti giovanili dell'autrice di Jane Eyre. Nel pacchetto c'era un omaggio aggiuntivo e inatteso, dalla copertina rosso fiammante che, come ho detto, ho letto solo nei giorni scorsi (chiedo venia ma sono sempre sommersa di letture). Di Elizabeth Siddal avevo già sentito parlare perché, più o meno nello stesso periodo, avevo visto e amato molto la miniserie Desperate Romantics che la vedeva protagonista insieme al marito Dante Gabriel Rossetti e John Everett Millais. Questa lettura è stata un piccolo e valido approfondimento, soprattutto perché ho potuto scoprire la Siddal poetessa: il volume si apre con una raccolta selezionata delle sue poesie più belle. Versi (tradotti da Gabriella Borrelli e Giovanni Della Porta) che hanno come tema centrale l'amore perduto, che si rimette totalmente a Dio e invoca la pace dell'aldilà. Lizzie Siddal fu una poetessa, una modella e una pittrice, ma fu anche una donna profondamente tormentata che pose fine alla propria esistenza con un'overdose di laudano. Nella sua sua vicenda umana e artistica confluirono amore e morte, fatalità e passione; tutti elementi che furono immortalati dai più grandi artisti del suo tempo, che videro nel suo bellissimo viso e nella sua chioma vermiglia ognuno la propria musa.