venerdì 28 dicembre 2018

Recensione: La veste nera di Wilkie Collins

Buon giorno carissimi lettori,
il 2018 è agli sgoccioli ed io sono lieta di postarvi la mia ultima recensione dell'anno, La veste nera di Wilkie Collins edito Fazi Editore. È il secondo romanzo dell'autore inglese, padre del genere poliziesco, che leggo dopo Il fiume della colpa e devo dire che il mio interesse verso la sua produzione è aumentato. Nel nuovo anno Collins sarà ancora tra le mie letture ma intanto vi lascio al mio modesto parere circa questa storia intrigante.

"L’arte ha i suoi travagli come anche i suoi trionfi. È incapace d’imporsi sugli interessi meschini della vita di ogni giorno. Il libro più importante mai scritto, il più bel quadro mai dipinto, fa invano appello agli animi assorti in preoccupazioni egoiste e segrete."

Lewis Romayne è un giovane agiato e di bell’aspetto che conduce una tranquilla vita da scapolo nella sua residenza di campagna, Vange Abbey. Durante un viaggio a Boulogne, si ritrova coinvolto in un duello nel quale involontariamente uccide il suo avversario. Da quel momento è tormentato dai rimorsi e da una voce che lo atterrisce facendo sì che rifugga la società per isolarsi nella sua vita da studioso. Il senso di colpa influisce sulla sua indole mutandola e l’unica persona che ha un ascendente su di lui, capace di strapparlo alla solitudine e alla malinconia è Stella Eyrecourt, una dolce fanciulla che ama disegnare e che Romayne incontra quasi per caso. Il loro amore sboccia e cresce, però, inconsapevolmente sotto un’ombra scura che incombe su Lewis e su Vange Abbey: padre Benwell, uno scaltro gesuita che intende rivendicare la residenza del giovane, che ritiene un usurpatore, come proprietà della Chiesa Romana, quale era stata prima che Re Enrico VIII la confiscasse ai monaci per impieghi secolari. L'ecclesiastico è determinato a raggiungere il proprio scopo convertendo il giovane possidente protestante alla fede cattolica. Inizia così una dura lotta fatta di dubbi, sospetti e verità nascoste tra il prete e Stella. Quest'ultima non ha ancora chiuso i conti con il suo passato. E il passato, si sa, spesso ritorna. Ciò rischia di minare il suo rapporto con Romayne perché Padre Benwell, la veste nera, è un uomo subdolo e ingannatore, dall’intelligenza lungimirante, che non arretra davanti a nulla pur di perseguire i suoi obiettivi, anche se ciò significa calpestare persone e valori. 


“La veste nera” è un romanzo pregevole ricco di narrativa di suspense, con sfumature gotiche e grottesche, impreziosito da introspezione psicologica e con un’aperta accusa alla chiesa papista. La trama, scritta a metà tra il diario e la forma epistolare, è ricca di eventi, un vero gorgo d’intrighi. Il lettore si domanda costantemente se la serenità d’animo di Romayne dipenderà dall’amore di una donna o dalla divina saggezza della Santa Chiesa Cattolica. Vincerà il vero amore o la vera fede? 

Wilkie Collins tratteggia con abilità gli ambienti della società vittoriana e in essi la fragilità umana e lo fa attraverso una scrittura nitida e incisiva capace di scavare nelle anime degli uomini e nelle loro passioni più recondite. Consigliato! 

martedì 25 dicembre 2018

Buon Natale!

Da quando ci sono loro, nel mio cuore è sempre Natale. Vi auguro lo stesso. 

Ai miei lettori, 
l'augurio di un sereno 
e Santo Natale.



sabato 22 dicembre 2018

Promo ebook Natale 2018!

Buon giorno lettori! 
per ringraziarvi dell'affetto e della stima, anche quest'anno  Genesis Publishing sconta gli ebook del suo catalogo per regalarvi un Natale ricco di letture ed emozioni. I miei tre romanzi non fanno eccezione e li potrete trovare da oggi, 22 dicembre 2018, fino al 7 gennaio 2019 scontatissimi: 

SOLO 0,99e SOLO su Amazon!




Buone Feste!


lunedì 17 dicembre 2018

Recensione: A Christmas Carol di Charles Dickens

Buon giorno cari lettori e care lettrici,
ormai manca poco al Natale ed è tempo per me di presentarvi la nuova edizione di A Christmas Carol di Charles Dickens curata e tradotta dal Prof. Enrico De Luca ed edita da Caravaggio Editore. Ho ricevuto la copia di questo bellissimo classico natalizio direttamente dall'ufficio dell'Editore per partecipare a un contest che si è appena concluso su Instagram. Per il concorso bisognava associare una foto (io ho partecipato con la seconda) e una recensione dell'opera di massimo 1000 battute. Oggi sono felice di condividerla con voi su questo mio diario letterario per consigliarvi quella che è sicuramente la miglior versione italiana del Canto di Natale.



È la vigilia di Natale e l’anziano e avaro Ebenezer Scrooge si trova nella sua bottega. Lui detesta il Natale e tratta freddamente chiunque lo celebri o ne gioisca. Il suo cuore è avvolto da una nebbia più fitta e tetra di quella che s’insinua nelle strade della City. Strade che si ritroverà a percorrere in compagnia di tre Spiriti del Natale che gli mostreranno: il passato e ciò che un tempo vi era di buono in lui, il presente con nuovi occhi per scoprire la realtà dei vinti e della miseria, e infine un desolato futuro. Dickens conduce così il lettore in una notte buia in cui la vera magia è il risveglio dei sentimenti sopiti. 
Un classico intramontabile che insegna il valore della gentilezza e dell’altruismo, e che oggi rivive in un’edizione curatissima, integrale e annotata, tradotta dal Prof. Enrico De Luca ed edita da Caravaggio Editore. 
Un racconto fiabesco e allegorico nel quale ognuno di noi si scopre un po’ Scrooge e che per questo andrebbe letto non soltanto a Natale. 


Puoi acquistare il romanzo Qui