Buongiorno cari lettori e ben ritrovati,
oggi vi presento un classico che mancava da diverso tempo in libreria e che Fazi Editore ha reso nuovamente disponibile: Uomo e donna di Wilkie Collins, autore padre del genere poliziesco.
Il romanzo è uscito soltanto pochi giorni fa, il 9 novembre, e va ad aggiungersi alla favolosa collana Le strade. Come per i volumi che lo precedono, l'arte accompagna la letteratura ed esso sfoggia una bellissima e attraente copertina che vi lascio ammirare in questi scatti.
Trama:
Anne Silvester, giovane e raffinata, è accolta come istitutrice presso la famiglia di Lady Lundie, amica d’infanzia della sua sfortunata madre, e diviene inseparabile dalla figlia di lei, Blanche. Quando il nobile Geoffrey Delamayn, aitante sportivo da tutti idolatrato per le sue doti atletiche ma privo di cervello, la seduce compromettendone la reputazione, Anne, pur non amandolo, è costretta a cercare di salvare il proprio onore progettando un matrimonio segreto. Ma si trova in Scozia, e qui le leggi sul matrimonio sono così ambigue e inconsistenti che finisce con l’essere accusata di aver sposato Arnold, il fidanzato della sua cara amica Blanche. Dopo una serie di colpi di scena, la verità verrà ristabilita, ma per Anne si rivelerà la peggiore delle condanne: Geoffrey, infatti, minato nel fisico e nello spirito dal troppo allenamento sportivo, decide di tenerla segregata in casa finché non avrà trovato il modo di ucciderla per essere libero di sposare una ricca ereditiera. In un’atmosfera sempre più cupa e claustrofobica, il romanzo scivola lentamente verso la tragedia, dominato dalla figura sinistra e inquietante di Hester Dethridge, l’anziana cuoca muta dal passato oscuro e terribile alla quale è affidato il compito di tirare le sorti della vicenda.
Pubblicato nel 1870, Uomo e donna combina il ritmo serrato e la trama ben congegnata dei romanzi più famosi di Collins con la critica sociale, scagliandosi contro le contraddizioni delle leggi vigenti sul matrimonio e sulla proprietà e contro una generazione che ha abbandonato l’affinamento dell’intelletto per dedicarsi al culto dei muscoli e alla pratica di sport violenti.
«Wilkie Collins è famoso, nei manuali di letteratura, per avere scritto nel 1868 il primo giallo. Ma non eccelle solo nella suspense. È anche uno scrittore di sentimenti. Ed eccelle nella pittura dei personaggi».
Antonio D’Orrico
«I romanzi di Wilkie Collins sono viaggi irresistibili: agganciano subito il lettore, che quando parte non riesce più a fermarsi».
Leonetta Bentivoglio
«È impossibile smettere di leggere Wilkie Collins».
Alessandro Baricco
Puoi acquistare il romanzo Qui
Ringrazio Fazi per la copia
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