Buongiorno lettori,
pochi giorni fa ho terminato una delle mie ultime letture veloci di questo 2020, la raccolta di racconti La stanza rossa e altre storie di fantasmi di Lucy Maud Montgomery, edita nel 2019 da Caravaggio Editore nella collana I classici ritrovati curata dal Prof. Enrico de Luca, traduttore del summenzionato testo. Oggi condivido brevemente con voi le mie impressioni.
pochi giorni fa ho terminato una delle mie ultime letture veloci di questo 2020, la raccolta di racconti La stanza rossa e altre storie di fantasmi di Lucy Maud Montgomery, edita nel 2019 da Caravaggio Editore nella collana I classici ritrovati curata dal Prof. Enrico de Luca, traduttore del summenzionato testo. Oggi condivido brevemente con voi le mie impressioni.
“La stanza era bassa e scura, tappezzata di damasco rosso e con finestre squadrate in alto sotto la grondaia con uno scuro rivestimento in legno tutt’intorno. E lì mi piaceva sedere tranquillamente sul divano rosso e leggere le mie fiabe.”
da La stanza rossa
Lucy Maud Montgomery, autrice canadese famosa per essere la penna che ha inventato Anne di Tetti Verdi (Anna dai capelli rossi), scrisse numerose storie di fantasmi che pubblicò su diverse riviste.
La presente raccolta comprende sei dei suoi racconti che presentano ovviamente gli elementi tipici delle ghost stories: tinte gotiche, presenze soprannaturali, amori capaci di sfidare la morte e misteri da svelare.
Non sono storie che fanno paura, nessun vero brivido attraverserà la vostra schiena, ma tutte, tranne l’ultima, Il fantasma di Brixley, incentrata sul tema del bullismo, spingono il lettore a interrogarsi su fenomeni inspiegabili con la sola ragione. Esistono i fantasmi? E i contatti con l’aldilà?
Nella loro varietà i sei racconti presentano, oltre all’elemento soprannaturale, punti in comune come morti precoci e protagoniste femminili particolarmente belle.
“Ma ora vedete quanto è forte e meraviglioso l’amore fedele… forte abbastanza da vincere la morte."
da La ragazza al cancello
Il volumetto è godibilissimo oltre che per lo stile scorrevole di Montgomery, anche per come si presenta, per la grafica intrigante e per le bellissime tavole disegnate da Michela Pollutri.
Sei piccole chicche, dunque, che si leggono velocemente, che come biscotti allo zenzero ci regalano sei brevi intervalli di piacere e che non a caso sono ideali da gustare nel periodo di Halloween o in un freddo e nebbioso pomeriggio autunnale.
Pur non rientrando nel mio genere solito, io ho apprezzato tre racconti su sei; nello specifico: La ragazza al cancello, L’amante di Miriam e Festa privata a Smoky Island.
Nessun commento:
Posta un commento