Carissimi lettori,
finalmente è settembre. Sì, finalmente! Per me che detesto e soffro l'estate, l'arrivo di questo mese non può che essere un sollievo, come del resto lo sarà l'autunno che recherà con sé. Tuttavia, della stagione che sta per concludersi, custodirò sempre un inatteso e prezioso ricordo che oggi desidero condividere con voi su questo mio diario di scrittura, poiché è proprio con quest'ultima che ha a che fare.
Non molti giorni fa, ho ricevuto una serie di scatti del mio ultimo romanzo, Ushanka. I ponti di Leningrado, da parte di una mia lettrice, Polina Alexeeva, che ha trascorso le vacanze a San Pietroburgo, sua città natale. Polina, che ringrazio ancora con tutto il cuore, ha pensato di immortalare la mia opera nei luoghi che fanno da cornice alla storia che vi racconto.
Quelle che oggi vi mostro, sono immagini che mi hanno emozionato, perché non avrei mai immaginato che mio "figlio" approdasse nella città che tanto ho sognato dopo soli sei mesi dalla sua pubblicazione. Ho scritto questo romanzo innamorata della città che vi ho ritratto, della sua arte, della sua storia. Una città nella quale purtroppo non sono ancora stata, non fisicamente almeno, ma di cui negli ultimi anni ho studiato quasi ogni angolo. In un certo senso, grazie alla letteratura, è come se io ci fossi stata. Vedere il frutto delle mie fatiche e il mio nome, lì, nel posto che tanto ho desiderato e desidero vedere con i miei occhi, è qualcosa di indescrivibile.
Oggi ciò, assieme alle numerose recensioni che ho collezionato, è per me il traguardo più bello.
COME IN COPERTINA! USHANKA lungo il canale Moika, Ponte blu, di fronte alla Cattedrale di Sant'Isacco |
USHANKA, fiume Neva e sullo sfondo il Palazzo d'Inverno |
Cattedrale di Sant'Isacco |
Fiume Neva e Palazzo d'Inverno |
Auspico che un dì possa scrivere un post simile, dove, sul Siniy Most, il Ponte blu, avrò portato in prima persona una copia cartacea di Ushanka.
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