Ti riporterò,
nell'immensità del campo
nell'immensità del campo
ove soffia il vento
e fragrante l'aria
e fragrante l'aria
profuma di lavanda.
Ne faremo mazzetti,
tutti uguali.
Uno o forse due fili
li riporremo tra le
ruvide pieghe di un libro.
Dimenticati.
E quando il tempo
avrà scavato solchi
sulle nostre mani raggrinzite
e avrà ingiallito
avrà scavato solchi
sulle nostre mani raggrinzite
e avrà ingiallito
le polverose pagine,
insieme noi le riapriremo.
insieme noi le riapriremo.
E allora, ci sembrerà di
respirare ancora
la nostalgia di un profumo,
che dolce riempiva i nostri petti.
E saremo di nuovo li,
distesi, sulla violacea landa
dei nostri ricordi.
(Antonella Iuliano)
Mi ha toccato l'anima, bellissima, è diventata senza dubbio una delle mie preferite...grazie mille..
RispondiEliminaOnorata, grazie a te!
EliminaBellissima e nostalgica poesia, con una splendida chiusa: "sulla violacea landa dei nostri ricordi". Complimenti!
RispondiEliminaGrazie, Marina. Felice che ti piaccia.
EliminaBella, struggente, terrena. Ricorda De André in La canzone dell'amore perduto. Mi sono emozionata come da tempo non mi succedeva..
RispondiEliminagrazie.
Lieta che ti abbia emozionata.
Eliminabellissima questa poesia, se mi dai il permesso vorrei metterla nel mio sito.
RispondiEliminahttp://ilmondodiaura.altervista.org/POESIE.htm
Ciao, scusa il ritardo con cui ti rispondo ma ho visto soltanto ora il tuo commento. Certo, puoi pubblicarla sul tuo sito, mi fa piacere, grazie mille!
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