martedì 15 maggio 2018

Recensione: La mia anima è un giardino Vita di Frances Hodgson Burnett di Carmela Giustiniani

Buongiorno cari lettori,
Oggi vi parlo di una piccola ma preziosa biografia, La mia anima è un giardino - Vita di Frances Hodgson Burnett (1849 – 1924), di Carmela Giustiniani,  flower-ed (2017). Innanzitutto ringrazio Carmela per avermi permesso di conoscere la vita di questa scrittrice di cui ignoravo tutto ma che, strano a dirsi, è stata la prima che ho letto, molti anni or sono, quando con gli occhi di una ragazzina delle medie aprivo il mio primo romanzo, Il giardino segreto, restandone stregata e in me sbocciava il seme dell’amore per la letteratura. 

“Fra le righe di una storia c'è sempre un'altra storia, che non è mai stata ascoltata e può solo essere indovinata da chi ha abbastanza intuizione per farlo.”

Chi non ha mai sentito parlare de Il piccolo Lord o de La piccola principessa (la Lovely Sarah dell’anime degli anni 80) o de Il giardino segreto? Tutti titoli capaci di schiudere all’istante un mondo di ricordi e di emozioni legate alle storie dell’infanzia e della prima adolescenza di chi oggi ha superato la trentina. Leggere la vita di Frances Hodgson Burnett per me è stato come riaprire un vecchio e impolverato cofanetto, che mi piace immaginare ricoperto di semplici e delicati fiorellini, a lungo dimenticato. Al suo interno, tra le storie riscoperte e i personaggi ritrovati, ho potuto ammirare per la prima volta il ritratto in bianco e nero di una signora rotondetta senza la quale semplicemente quelle care storie non sarebbero esistite. Ho scoperto così che Frances era innanzitutto una donna energica, generosa e indipendente, che con le sue sole forze, tra molte difficoltà e perdite, seppe aprirsi una strada verso il successo mettendo a frutto il suo dono più grande: la fantasia. Un’immaginazione fervida e inarrestabile muoveva la sua penna che in breve tempo la consacrò scrittrice in ben due  paesi: la madrepatria, l’Inghilterra, e l’America, la sua patria di adozione, intessendo storie proprio su quel divario sociale che da sempre esiste tra ricchi e poveri, ma anche sulle differenze tra inglesi e americani. 
Hodgson Burnett fu una scrittrice prolifica (in Italia solo una minima parte delle sue opere è stata tradotta) che amava raccontare storie ai bambini, in mezzo ai quali si sentiva a suo agio più che con chiunque altro, ma che scrisse anche romanzi per adulti. Una giardiniera, armata di cazzuola e penna, che rimestava il terreno e piantava storie, nel suo giardino, in America - del tutto simile a quello di cui possiamo leggere nella storia di Mary Lennox (pettirosso compreso) - seduta all'ombra del nodoso tronco di un albero, a scrivere.


Attraverso una ricostruzione essenziale, una valida e accurata documentazione, una penna chiara e attenta e un’indiscussa passione per l’autrice, in questa biografia Carmela Giustiniani ci restituisce il ritratto di un’anima, quella di Frances, che aveva trovato il suo posto ideale in quel mondo sospeso tra il reale e la fantasia, dove nacquero personaggi senza tempo e senza età. 




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